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Ho sempre amato le lampade, anche per tradizione. Vengo da Venezia, nelle cui acque si bagna l'isola di Murano, e sono cresciuto respirando l'arte applicata alla materia tecnica e funzionale. Se si imparano ad utilizzare davvero bene gli strumenti e le caratteristiche, il design dell'illuminazione ci permette realizzazioni quasi sconfinate e molto emozionanti.
Ne avevo sentito parlare durante la Fiera di Milano Euroluce 2019. Ho capito che era un'ulteriore evoluzione del mondo del design e delle luci, quindi ho voluto approfondire la conoscenza.
Con i prodotti Creative Cables si risolvono svariati problemi di spazio e luminosità, dando molteplici risposte alle esigenze di clienti e progettisti ma soprattutto alla loro fantasia.
Sicuramente il cavo elettrico rivestito in tessuto, che ha rappresentato una specie di rivoluzione nel mondo dell'illuminazione. Mi piace molto il Taché, un prodotto molto simpatico e colorato. Ma più che nei singoli oggetti, io mi soffermerei sulla duttilità e l'ampia possibilità di combinazioni che il catalogo di Creative Cables offre al cliente. Ci si può davvero sbizzarrire e, cosa non da poco in tempi così cupi, divertire a costruire un oggetto che, fondamentalmente, deve essere prima utile e poi bello.
Le lampade percepiscono l'impulso della moda, come qualsiasi oggetto. Le auto, i vestiti e le scarpe, per citare tre capisaldi del fashion che sigillano lo stile di un'epoca, cambiano a seconda degli anni e dei percorsi umani. Vi sono stati anni in cui le lampadine di grande dimensione andavano per la maggiore, oggi vi è un ritorno al paralume. Domani? non lo so, e non vedo l'ora di sorprendermi.
Quando mi sono trovato di fronte alla discordanza tra gli spazi e le necessità, con i prodotti Creative Cables siamo riusciti a risolvere il problema facendo diventare il difetto l'arma per esaltare la creatività con soluzioni spettacolari. Da notare il fatto che ripeto spesso la parola “soluzione”. Perché la luce è proprio questo: è diluizione del problema dell'oscurità, è antitesi al buio.